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Radio Arancia (oggi Arancia Network) nasce nel febbraio del 1976 in un modo alquanto curioso e probabilmente sconosciuto ai più.
All’epoca (siamo nel 1975) ad Ancona e provincia era attiva già da un po’ di tempo una delle prime radio "libere" d’Italia: Radio Emmanuel e per la prima volta gli imprenditori locali avevano la possibilità, attraverso questa emittente, di farsi pubblicità con un mezzo fino a quel momento precluso alle piccole imprese: la radio. Una delle prime aziende a credere nella promozione radiofonica sulle emittenti locali fu la Pellegrini HI-
Così, una volta trovato un posto "in alto"[1] dove stabilire la sede non rimaneva che trovare un nome per la nascitura emittente. A questo punto passiamo la parola a Gianni Maggi che a tal proposito racconta: "Stavamo tornando da Arezzo dopo aver comprato al mercato dei residuati bellici un trasmettitore Collins di un carrarmato, trasformato da onde corte a modulazione di frequenza [2]che non funzionò mai. Tornando con la Ford Escort (ancora Berlusconi non l'aveva resa famosa) in Umbria ci ponemmo il dilemma del nome da dare alla radio. Vennero fuori Ancona, Conero, Adriatico, tutti nomi legati comunque a un contesto locale. Il mio spiccato e innato acume mi portò a pensare che forse era opportuno non identificare la radio con la città ... gli ascolti sarebbero stati penalizzati in qualche modo da risentimenti campanilistici. Allora cominciai a passare in rassegna i nomi dei fiori per passare poi a quelli della frutta. Mi sembrava che Arancia suonasse bene, l'arancione è un bel colore caldo e il frutto è succoso e pieno di vitamine. Maurizio era perplesso. Poi, a Osteria del Gatto ci fermammo a mangiare ma il cibo e il vino diluirono fino a dissolvere ulteriori idee. Il giorno dopo Maurizio mi telefona per dirmi che ci aveva pensato e Arancia gli suonava bene. Ecco come è nata Radio Arancia!"
NOTE:
[1] La sede doveva essere "in alto" perché all’epoca il concetto di ponte di trasferimento STUDI-
[2] In realtà il trasmettitore era probabilmente di un aereo tipo "spitfire" della seconda guerra mondiale che utilizzava un apparato in VHF costituito da un elemento in modulazione di ampiezza (AM) e da un'altra sezione in modulazione di frequenza (FM). Il primo dispositivo veniva usato (solo dal capo-