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DIETRO LE QUINTE

In pochi sanno che il grande Sergio Emmanuele Anastasio ha avuto l'idea di realizzare la prima emittente televisiva d'Italia di ritorno da un viaggio di lavoro negli USA e in Canada, dove notò che la presenza di decine di canali televisivi locali consentivano anche alle piccole imprese di accedere al mercato della pubblicità televisiva cosa che non avveniva in Italia dove la Rai aveva il monopolio dell'etere con soli due canali nazionali (1968). Altro retroscena poco noto è il fatto che Anastasio era un vero "one-man show" infatti per molti anni (dal 1968 al 1974) portò avanti l'emittente televisiva praticamente da solo, vestendo di volta in volta, anche simultaneamente, i panni di cameraman, regista, giornalista, telecronista, conduttore di rubriche culturali, finidicitore di poesie in lingua e in dialetto, doppiatore ecc. Un'ultima chicca riguarda un aspetto tecnico della messa in onda dei film che resero famosa l'emittente: all'epoca (primi anni settanta) la videoregistrazione era agli albori e naturalmente i film non erano registrati su nastro magnetico ma il loro supporto naturale era la pelleicola, nel caso specifico in 8/super 8 mm. La loro messa in onda avveniva con un rudimentale telecinema composto da una telecamera in bianco e nero (dopo il '76 a colori) che riprendeva uno shermo dove veniva proiettato il film con un proiettore cinematografico modificato a 25 fotogrammi al secondo.

Tecnici al lavoro negli studi di TELE-RADIO EMMANUEL sotto la supervisione di Anastasio (1975).

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